Vincent van Gogh ebbe dieci tra zie e zii dal lato paterno, ma fu senza dubbio suo zio Vincent (zio "Cent") quello che ebbe la maggiore influenza sulla sua vita. Al tempo in cui Vincent aveva cinque anni di età, suo zio Cent era diventato un mercante d'arte assai stimato. Zio Cent era socio della rinomata galleria d'arte Goupil & Co., della quale dirigeva la filiale dell'Aia con grande abilità. Viveva con la moglie Cornelia (nata Carbentus) nel villaggio di Prinsenhage, nel Brabante, dove faceva frequenti visite ai genitori di Vincent. La coppia non aveva figli, e fu forse per questo che zio Cent dimostrò interesse per il giovane Vincent quando questi cresceva. E' probabile che egli considerasse Vincent il suo potenziale successore alla Goupil.
Per più di quattro anni Vincent lavorò all'Aia nella galleria d'arte dello zio, con risultati eccellenti. Nel 1873 venne trasferito alla filiale di Londra dove sfortunatamente, dopo un inizio brillante, le sue prestazioni cominciarono a lasciare a desiderare. Il trasferimento temporaneo alla filiale di Parigi della Goupil non bastò a fornire a Vincent nuove motivazioni, ed egli scelse di abbandonare Goupil nel 1875. Zio Cent rimase molto deluso della prestazione di Vincent, ma i due si tennero comunque in contatto negli anni successivi.