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Dipinti

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Ritratto di Patience Escalier, pastore in Provenza

Olio su tela
64.0 x 54.0 cm.
Arles: Agosto, 1888
F 443, JH 1548

Pasadena, California: The Norton Simon Museum of Art

Il ritratto di Patience Escalier di Vincent van Gogh rappresenta un punto di svolta significativo nel prolifico periodo di Arles dell'artista. Meyer Shapiro descrive l'opera come:
. . . forse il più realistico ritratto di contadino nella tradizione occidentale del dipinto. E' forse anche l'unico grande ritratto di un contadino."1
In qualche modo quest'opera incorpora in sè i migliori aspetti riscontrabili nell'intero arco della carriera di Vincent van Gogh. Van Gogh sentì sempre di avere un'affinità col comune lavoratore. Questo risulta chiaro in molti dei suoi primi dipinti e disegni di Neunen, così come nelle sue copie delle opere del pittore Jean-François Millet, che pure preferiva lavoratori e contadini come soggetti. La scelta di Patience Escalier dimostra chiaramente che Van Gogh non ha mai perso il suo amore per "la vera razza contadina". Eppure, in termini di stile, questo dipinto rappresenta un allontanamento radicale da parte di Van Gogh dai dipinti di contadini del periodo di Nuenen ed è anche in netto contrasto con le opere che aveva prodotto solo pochi mesi prima. Sotto molti aspetti Il ritratto di Patience Escalier è un'opera fondamentale nella carriera di Van Gogh.

In una lettera a Theo (520) Van Gogh scrive "...sto facendo ritorno alle idee che avevo in campagna, prima di conoscere gli impressionisti". Vincent fa riferimento a questo dipinto nella sua lettera ed è degno di nota il fatto che egli menzioni specificamente che il suo modo di intendere la pittura stava tornando quello del periodo prima che venisse a Parigi. Durante i due anni in cui visse con suo fratello a Parigi Vincent conobbe molti dei grandi artisti dell'epoca: Gauguin, Lautrec, Pissarro e Seurat per nominarne solo alcuni. Il loro stile e le loro idee nuove e inusuali avrebbero influenzato la tecnica di Vincent, ma è importante notare che nella lettera 520 Van Gogh afferma che sta facendo ritorno a un tipo di approccio precedente e, allo stesso tempo, sta muovendo oltre quello che era stato in grado di imparare dagli Impressionisti. Van Gogh stava sviluppando uno stile nuovo e irresistibile che era unicamente suo.

L'uso del colore da parte di Vincent nel Ritratto di Patience Escalier è marcato e inusuale. In una lettera a Emile Bernard (B15) Vincent scrive: "Di nuovo il colore richiama alla mente l'aria opprimente della mietitura nel mezzo della giornata, in piena estate, e senza di questo sarebbe un quadro diverso." Jan Hulsker scrive:

Sebbene il ritratto di Patience Escalier sia certamente un quadro notevole e sorprendemente pieno di colore, esso non dà affatto l'impressione di calore e luce solare divampante che uno si aspetterebbe dalla descrizione di Vincent. L'effetto più sorprendente non è il rosso e l'arancione del viso, ma il giallo brillante del cappello di paglia sullo sfondo del cielo blu. Solo quando il vecchio contadino venne persuaso a posare per un secondo ritratto qualche settimana dopo (F 444 del 29 Agosto circa) Vincent riuscì veramente ad esprimere " l'esagerazione" che aveva in mente.2
Sebbene Hulsker abbia ragione quando afferma che Van Gogh avrebbe realizzato con più successo il lavoro che aveva in mente col secondo ritratto di Escalier, questo primo lavoro è comunque sicuramente uno dei dipinti più importanti in tutta l'opera di Van Gogh.


1. Meyer Shapiro Vincent van Gogh (New York: Abrams, 1950), p. 64..
2. Jan Hulsker The New Complete Van Gogh: Paintings, Drawings, Sketches (Amsterdam, J.M. Meulenhoff, 1996), p. 349-50.

Provenienza

Proprietario

Collocazione

Data di acquisizione

Johanna van Gogh-Bonger

Amsterdam

 

H.P. Bremmer

L'Aia

1904

Mrs. E.L. Jonas

New York

1940

Mrs. H. Harris Jonas

New York

1955

Norton Simon Museum of Art

Pasadena, California

1975


Mostre

Anno

Città

1898

L'Aia

1904

Rotterdam

1905

Amsterdam

1912

Colonia

1922

Copenhagen

1936

Cleveland

1938

New York

1940

New York

1943

New York

1953

New York

1955

New York


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